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Come affrontare la paura per la perdita dei dati.

19 Ottobre 2016
Come affrontare la paura per la perdita dei dati.

Uno degli incidenti più comuni in ambito informatico ha a che fare con la corruzione dei dati di un hard disk.Come affrontare la paura per la perdita dei dati. Gli standard per la definizione della tabella delle partizioni di unità SSD e hard disk sono GPT e MBR, vale a dire Guid Partition Table e Master Boot Record: il primo non è altro che una evoluzione del secondo, e rispetto al suo predecessore mette a disposizione un gran numero di caratteristiche in più. Si avvale, infatti, di tutte le potenzialità e le caratteristiche di UEFI, che non è altro che l’interfaccia firmware predefinita per PC che ha sostituito il BIOS.

Differenza tra GPT e MBR

Perché, in sostanza, lo standard GPT è importante? In primo luogo perché permette di dar vita a un numero teoricamente senza limiti di partizioni, fermo restando che tale numero, in realtà, nella maggior parte dei casi viene limitato dai sistemi operativi a 128. Se è vero che le partizioni con dimensioni maggiori di 2 Tera non possono essere gestite da MBR, questi problemi sono totalmente assenti con GPT, che in linea teorica dà la possibilità di arrivare fino a 9 miliardi i Tera. Resta da capire quali siano i vantaggi che possono derivarne a livello di protezione dei dati memorizzati nell’unità SSD o nell’hard disk. Vale la pena di precisare che GPT non permette di impedire che si verifichi una perdita dei dati presenti nel disco; più semplicemente, fa riferimento a un approccio in virtù del quale il corretto avvio del sistema operativo può essere ripristinato se si danneggiano le informazioni relative alle partizioni.

In pratica, da un lato c’è MBR che memorizza nella parte iniziale dell’hard disk la tabella delle partizioni, mentre dall’altro lato c’è GPT, che invece salva le stesse informazioni anche nella parte finale ed è, di conseguenza, ridondante. GPT, per di più, esercita dei controlli di integrità e verifica eventuali errori dell’intestazione del disco. All’inizio dell’unità è previsto l’MBR di protezione, che in realtà viene usato unicamente per un fatto di retrocompatibilità, nel senso che tale blocco di dati, andando a ricalcare la struttura dell’MBR, è adoperato per fare in modo che i vecchi BIOS consentano l’avvio dell’unità.

Chi ha a che fare con un sistema recente, pertanto, dovrebbe preferire GPT al posto di MBR, pur sapendo che il solo utilizzo di GPT non è sufficiente per impedire la perdita dei dati: questo standard, infatti, si limita a permettere di recuperare la struttura delle partizioni in maniera più semplice, e al tempo stesso consente di ripristinare l’avvio del sistema operativo con cui si ha a che fare. Le informazioni che si trovano nelle singole partizioni, però, non sono protette, ed è questa la ragione per cui è solo con il backup dei dati che si ha la certezza di non perdere i dati, meglio ancora se si opta per un salvataggio ridondante su più di un supporto.

Come affrontare la paura per la perdita dei dati. ultima modifica: 2016-10-19T09:21:11+02:00 da Staff

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