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A cosa serve un NAS e come scegliere quello giusto

28 Gennaio 2021
Recupero dati su NAS

Per chi si occupa di recupero dati, è fondamentale conoscere il funzionamento del NAS, essere in grado di individuare il tipo di guasti che possono verificarsi e sapere come intervenire in aiuto di privati e aziende che li utilizzano per l’archiviazione dei dati.

Per sapere a cosa serve effettivamente un NAS, riepiloghiamo le caratteristiche principali di questi dispositivi e cosa può accadere in caso di perdita dei dati.

Cosa sono gli hard disk per NAS

Nas sta per network attached storage, vale a dire un device che consente di accedere e condividere una memoria di massa, costituita da più hard disk all’interno della propria rete o dall’esterno, ma questi non sono solo dei “dischi di rete” ma dei server, perché sono progettati per gestire e archiviare una grande mole di dati (pensate ad esempio alla videosorveglianza o ai backup delle aziende), sopportando carichi intensi di lavoro, dunque nei NAS è preferibile non usare gli HDD standard, ma dei device che devono funzionare di continuo, anche se più lenti, e hanno una maggiore quantità di memoria cache.

I NAS, oltre a permettere di fare dei backup in automatico e a livello centralizzato, possono essere raggiunti da remoto, svolgono anche la funzione di media center e download station (in pratica, è possibile scaricare file senza la necessità di utilizzare un computer), possono essere utilizzati per registrare e guardare video trasmessi in streaming da eventuali IP cam.

A proposito della capacità di archiviazione dei NAS, occorre sapere che dipende dagli alloggiamenti dove inserire fisicamente gli hard disk che gestiranno i dati; questi alloggiamenti si chiamano Bay: ad esempio, se si usano hard disk molto capienti, da 18 TB, basta moltiplicarli per il numero di Bay per sapere quanto spazio è possibile utilizzare.

Esistono in commercio NAS fino a 24 alloggiamenti, quindi la scelta dovrebbe dipendere dalle esigenze reali, per esempio se si tratta di un piccolo ufficio o di un ambiente domestico.

Recuperare dati da NAS

Con la configurazione RAID è possibile evitare la perdita dei dati, perché si tratta di un sistema usato in varie configurazioni per condividere o replicare informazioni tra un gruppo di dischi rigidi. Diamo una breve descrizione dei principali tipi di RAID (Redundant Array of Independent Disks):

  • Il Raid 0 è detto striping e permette di collegare due o più dischi “sommando” la loro capacità; con questa configurazione ottieni il massimo spazio possibile ma c’è una più alta probabilità di perdere i dati in caso di rottura di un disco.
  • RAID 1, il mirroring, nel quale tutti i dati vengono replicati su ciascun hard disk garantendo il funzionamento del NAS anche in caso di rottura di uno di questi.La conseguenza è che lo spazio di archiviazione è minore, più precisamente è pari a quello dell’hard disk di capienza minore.
  • RAID 5, una delle configurazioni più diffuse se sono presenti 3 o più dischi; con RAID 5 i dati vengono suddivisi tra gli hard disk “a livello di blocco”, ovvero i dati di parità sono suddivisi uniformemente tra i vari hard disk. Lo spazio totale è quindi dato da una media tra quello di tutti i dischi e nel caso se ne rompa uno il NAS continuerà a funzionare ma con prestazioni inferiori.

Le cause di malfunzionamento stanno spesso proprio nel controller RAID oppure può accadere che si verifichino errori provocati da una formattazione eseguita per errore o in modo scorretto. Le altre cause più comuni sono gli errori durante gli aggiornamenti del firmware e i guasti fisici delle unità SATA-SCSI/SAS.

Recovery Data fornisce il servizio di recupero dati da server NAS, un aiuto essenziale per chi ha necessità di rientrare in possesso di dati aziendali importanti. Con l’utilizzo della Camera Bianca è possibile intervenire su diversi tipi di guasti alle componenti meccaniche dei NAS.

Quali NAS Scegliere

Ci sono diverse marche e modelli di dischi per NAS e la scelta dovrebbe essere guidata dal tipo di server su cui saranno impiegati: Western Digital, Toshiba e Seagate, ad esempio, sono ottime marche ma quello che va considerato è il tipo di NAS, poiché per le imprese grandi e medie è importante che i singoli dischi possano supportare un grande carico di lavoro (ad esempio fino a 300 TB l’anno, per avere un’idea) e che abbiano una velocità di trasferimento dati elevata (per esempio fino a 255 MB/s).

Per le piccole imprese può essere un’opzione puntare su dischi con una buona velocità di trasferimento dati (204 MB/s), mentre per i privati può essere adatto anche un hard disk per NAS con cache di 64 Mb e 3 TB di capacità.

Un elemento da tenere in conto è la connettività: i NAS in genere supportano il Wi-Fi, ma per gestire grosse quantità di dati è sempre meglio affidarsi al cavo, assicurandosi una maggiore velocità di trasferimento.

In molti NAS sono presenti più prese GbE (Gigabit Ethernet) che permettono di configurare più device per avere maggiori capacità di storage. Per altre informazioni sui server NAS, rimandiamo al post su Vantaggi e rischi dei NAS.

A cosa serve un NAS e come scegliere quello giusto ultima modifica: 2021-01-28T17:54:29+01:00 da Recovery Admin

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